DIAMO ALLE OSTETRICHE QUEL CHE È DELLE OSTETRICHE
Negli ultimi anni diversi sono stati i documenti internazionali che hanno trattato la pratica ostetrica ed indagato sui bisogni delle donne e dei bambini a livello globale (si veda il rapporto sulla pratica ostetrica nel mondo “A Universal Pathway. Woman’s Right to Health” e lo speciale della rivista The Lancet dedicato alla pratica ostetrica “The Lancet Series Midwifery”). Ciò che è emerso è la centralità della figura professionale dell’Ostetrica/o come chiave per la così detta “care”, la cura della madre e del bambino e come garante di un percorso assistenziale integrato tra ospedale e territorio. Prima di approfondire tutte le mansioni e responsabilità attribuite a questa figura professionale è doveroso capire, dal punto di vista legislativo, dove ne vengano poste le basi e come essa è regolamentata. Photo credits Weisspaarz D.M 740/1994 è il decreto che dà vita ufficialmente alla figura dell’Ostetrica, intesa/o come operatore sanitario che assiste la donna in gravidanza, conduce e porta a termine parti eutocici (cioè fisiologici e senza complicanze) ed assiste il neonato. Questa prima definizione è, se vogliamo, solo una prima introduzione ma, il decreto stesso nei suoi punti successivi, ci permette di capire quanto estesi siano gli ambiti di pertinenza ostetrica. Nel testo è infatti stabilito che l’Ostetrica partecipa ad interventi di educazione sanitaria e sessuale, sia nell’ambito della famiglia che della comunità, alla preparazione ed all’assistenza ad interventi ginecologici, alla prevenzione e accertamento…