Le parole fanno male
Le parole fanno male. Le parole a volte fanno più male dei fatti, ed aiutano a perpetuare un idea sbagliata all’interno di una società. Prendiamo ad esempio il termine “brutto” o “alto”. Singolarmente non ci sembrano avere così tanto peso, ma se uno di noi si identifica con questa caratteristica, e la ritiene negativa, quando gli/le viene detta questa parola, sentiranno tutto il peso di essere non all’altezza della società che li circonda. Poi c’è un altro caso, quando non è l’individuo a ritenere quella caratteristica negativa, ma tutta una società che definisce negativamente – e caratterizza implicitamente tutti gli appartenenti a – una determinata categoria. Ed è proprio allora che anche se non ce n’è rendiamo conto usiamo le parole per ferire persone che non conosciamo neanche. Ho avuto la fortuna di poter vedere un video di una coraggiosa madre australiana, che ha iniziato un movimento contro l’uso delle parole negative: Jannie Fenton. Secondo quello che lei insegna parlando di disabilità, la negatività è negli occhi di chi guarda, e che qualsiasi idea o parola negativa viene dalla società che ci circonda e che noi tutti aiutiamo a modellare. Le persone per rispettare gli altri e creare una società eticamente positiva dove tutti possano vivere senza soffocare, dovrebbero fare tre cose: primo, controllare la propria testa, e vedere da dove vengono quei pensieri che ci portano a dire parole negative.…